ANADEMA
Corso Lodi 1 (20135)
+39 025454449
info@anadema.com
www.anadema.com
vernissage: 23 marzo 2009. dalle ore 20
curatori: Marcello Cazzaniga
autori: Massimo Falsaci
genere: arte contemporanea, personale
Corso Lodi 1 (20135)
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info@anadema.com
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vernissage: 23 marzo 2009. dalle ore 20
curatori: Marcello Cazzaniga
autori: Massimo Falsaci
genere: arte contemporanea, personale
Lunedì 23 marzo dalle 20.00 inaugurazione presso Anadema della mostra del pittore Massimo Falsaci dal titolo “Emozioni Metropolitane”, a cura di Gianluca Veltri già ideatore e curatore di molti progetti letterari e teatrali insieme a Tony Aloisio e a Stefano Caro.
L’esposizione presenta un nuovo modo di intendere l'arte figurativa in cui la cultura dell'immagine, tipica dei nostri anni, e l'influenza dei mass media emergono in modo originale.
L'artista Massimo Falsaci, vincitore del premio internazionale Diesel Wall 2007, utilizza la tela bianca come uno spazio pervaso dalla luce, nella quale i suoi soggetti si immergono risucchiati da candore e privati delle loro caratteristiche; sfruttando, in uno spazio senza coordinate, un'unione con esso quasi purificatoria. Con una tavolozza ridotta a pochi colori, come rosso, giallo, nero e con un tratto pittorico minimizzato, l'artista originario di Cannobio (VB), dipinge giocando con la luce e il colore, creando immagini che sorgono e si disintegrano senza identità.
Nell'ansia di ridurre tutto all'essenziale, i suoi dipinti sembrano dimostrarci che con pochi elementi si può ottenere davvero tanto.
L’esposizione presenta un nuovo modo di intendere l'arte figurativa in cui la cultura dell'immagine, tipica dei nostri anni, e l'influenza dei mass media emergono in modo originale.
L'artista Massimo Falsaci, vincitore del premio internazionale Diesel Wall 2007, utilizza la tela bianca come uno spazio pervaso dalla luce, nella quale i suoi soggetti si immergono risucchiati da candore e privati delle loro caratteristiche; sfruttando, in uno spazio senza coordinate, un'unione con esso quasi purificatoria. Con una tavolozza ridotta a pochi colori, come rosso, giallo, nero e con un tratto pittorico minimizzato, l'artista originario di Cannobio (VB), dipinge giocando con la luce e il colore, creando immagini che sorgono e si disintegrano senza identità.
Nell'ansia di ridurre tutto all'essenziale, i suoi dipinti sembrano dimostrarci che con pochi elementi si può ottenere davvero tanto.
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