Antichi Palazzi Acquasparta

Per il quarto anno consecutivo la galleria Camaver Kunsthaus International presenta una mostra di carattere internazionale in Umbria
Il tema della mostra, che anche per quest'anno si terrà nelle sale di Palazzo Cesi in Acquasparta si ricollega alle precedenti rassegne espositive svoltesi nel Palazzo e alla città che ora si presenta con la sua nuova Piazza centrale, ma soprattutto si ispira ai protagonisti che animarono l'Accademia dei Lincei con il loro spirito intraprendente e le loro idee. Il cielo, l'immensa volta celeste che ci contiene e che ci circonda con la sua immensità: ci comprende e ci stupisce sempre. Grande era l'attenzione dei Lincei nei confronti del cielo e dei suoi misteri, lo stesso Federico Cesi aveva adottato il soprannome di "Celivago" ovvero colui che vagabonda nei cieli; e come non citare il più famoso degli Accademici: Galileo Galilei, inventore del telescopio, strumento tanto affascinante quanto indispensabile e innovativo per osservare il cosmo.
Gli aderenti all'accademia dei Lincei si definivano "Discepoli della natura al fine di ammirarne i portenti e ricercarne le cause".
Già da questa frase e dal ricercare le cause , il perchè delle cose, si evince la distanza dai dogmi religiosi che riconducevano il tutto al semplice operato di Dio.
Va citata infine un'ultima frase che l'amministrazione Comunale di Acquasparta ha deciso di incidere nella nuova piazza antistante Palazzo Cesi e che celebra gli astri che animarono l'accademia: "L'intento delle umane scienze essere d'insegnarci come vadia il cielo, non come si vadia il cielo"
Quindi era molto più interessante capire come funzionava il cielo, il movimento degli astri e gli altri fenomeni, piuttosto che stare a pregare e trovare un modo per raggiungerlo dopo la vita terrena.
Ciò che la mostra si prefigge di analizzare attraverso la sensibilità degli artisti è il rapporto che l'uomo ha con il cielo, specchio delle proprie emozioni e tormenti. Da sempre l'uomo è affascinato dal sole, dalla luna dagli altri astri e dalle loro ancestrali simbologie.
Ma il cielo così come in passato anche oggi è luogo che porta verso Dio e verso il misticismo, il cielo è ciò che sta in alto, al di sopra dell'uomo e spesso anche della sua comprensione.
La rassegna internazionale di arte contemporanea, anche quest'anno offrirà attraverso un percorso visivo lo svolgersi di queste tematiche declinate in mille sfumature interpretative, offrendo allo spettatore un momento di riflessione, una pausa di relax e uno scambio emozionale.
La mostra collettiva Coelvm si compone anche di una sede distaccata all'interno della Chiesa di San Giuseppe nel cuore dell'abitato storico di Acquasparta.
Uscendo da Palazzo Cesi e attraversando la nuova piazza a lui dedicata, si imbocca una stretta via che porta incise le parole del Principe Linceo che hanno ispirato la Mostra Coelvm di Camaver Kunsthaus; poco più oltre si può accedere alla chiesa.
All'interno di San Giuseppe sono stati radunati tre giovani artisti italiani all'avanguardia nella loro ricerca artistica e un'artista olandese di esperienza e grande pathos. La scelta vuole gettare un ponte ideale tra il presente e il passato, richiamando ai nostri giorni lo spirito gli intenti e le personalità dei fondatori dell'accademia dei Lincei.
L'opera di Massimo Falsaci pur essendo uno dei più evidenti esempi di quella che viene definita "nuova figurazione" si ricollega idealmente al ritratto ma nelle sue accezione più moderne e innovative.
Le immagini sono prese dai media e appaiono fredde e impersonali, rubate da video o rotocalchi, ma Falsaci le riprende spezzettandole, posterizzandole, astraendole dal loro contesto originale per mettere in evidenza solo determinate componenti.

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