Vento d'avanguardia

Vento d’avanguardia” soffia sulla città alimentando il desiderio di raccontare e mostrare a tutti la creatività e l’estro degli artisti, figli di questo tempo e testimoni oculari della quotidianità, in cui le passioni, difficilmente comunicabili se non attraverso l’arte, segnano una vita fatta da mille sfaccettature. E come nella pittura, così nella scultura, nella fotografia e oggi nel digitale l’animo umano comunica, si apre al mondo e come uno specchio riflette ciò che vede e sente, scruta l’altrui pensiero e scava nei propri ricordi alla ricerca di una condizione ideale, di un concetto primordiale che possa sintetizzare al meglio la complessità della natura umana.
Vento d’avanguardia” è anche questo, un momento di sintesi tra le diverse e molteplici interpretazioni del quotidiano, del favoloso, dell’ideale, del reale; è un evento voluto per riunire in un solo ed unico appuntamento annuale giovani artisti italiani e non, capaci di esprimere emozioni attraverso i loro lavori inediti ed originali. Una grande collettiva sarà allestita nel suggestivo complesso monumentale di San Francesco dall’11 al 14 settembre, dove prenderanno posto le creazioni più disparate e dove l’estro dei partecipanti si esprimerà attraverso le tecniche artistiche più varie.
Vento d’Avanguardia” non è quindi un vero concorso d’arte, nè una semplice collettiva, è un modo d’intendere l’arte contemporanea e la sua evoluzione ultima. Una filosofia che ha guidato nei suoi primi passi il giovane artista, oltre che giornalista, Angelo Carrafiello, oggi curatore dell’evento: il pensiero di potersi esprimere comunque e ovunque, anche fuori dai circuiti artistici obbligati, il desiderio di raccontarsi a prescindere dalle condizioni e dalle situazioni, l’idea di comunicare quanto di nuovo e singolare ci sia nell’arte italiana odierna, è questo lo spirito con cui nasce l’idea del “concorso-non concorso”.
"Vento d’Avanguardia" assegnerà si il suo premio, ma non al migliore artista, impresa troppo ardua e non affatto condivisibile, quanto a colui che meglio ha saputo raccontare o interpretare la contemporaneità. Fotografia e grafica sono le forme che più si prestano a questo tipo di contaminazione, tanto da concretizzarsi in un nuovo filone artistico: la digital art.
Spira da Eboli “Vento d’Avanguardia”, da una città che da i natali non solo ai creatori dell’evento ma a molti artisti e creativi, dove da anni si svolgono iniziative ed appuntamenti che hanno l’arte come baricentro, in una terra ove un tempo l’artista Levi si fermò e a cui dedicò uno dei suoi mirabili libri. Ed è qui che Angelo Carrafiello ha deciso di realizzare il suo disegno, convogliare gli spiriti liberi dell’arte emergente. Una “chiamata alle arti” che parte dal sud ma che investe, coinvolge ed entusiasma quanti vivono di creatività ed emozioni.
Dopo le sue tante mostre e partecipazioni a collettive su territorio salernitano, e dopo aver organizzato alcuni importanti eventi artistici cittadini, non ultimo il suo contributo all’allestimento della mostra fotografica con immagini inedite dell’archivio comunale “L.Gallotta” in occasione del 50enario della fiera campionaria di Eboli, l’artista Carrafiello si apre alle avanguardie, pensando e creando per loro un appuntamento specifico. “Storia di una fiera” Dai suoi lavori, presentati al pubblico in molteplici occasioni, si evince la sua particolare inclinazione verso ciò che è inafferrabile e inconsueto. Per questa sua inedita esperienza il neo curatore ha voluto la collaborazione di veri professionisti di settore. La affidata all’eclettico , regista ebolitano con il quale Carrafiello ha già collaborato in videoinstallazioni dal sapore provocatorio, con scenari apocalittici e ambientazioni post industriali (saranno proiettate presso la sala Mangrella del complesso S.Francesco).

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